- 12/12/2023
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- Categorie: linee guida, news, Scaffalature
In questo nuovo articolo vogliamo continuare a parlarti delle nuove linee guida relative alla progettazione delle scaffalature metalliche.
Dopo aver visto i vari tipi di progettazione, vediamo insieme le indicazioni preliminari per la valutazione di vulnerabilità sismica delle scaffalature esistenti, nonché alcuni criteri per la protezione delle scaffalature stesse e vediamo assieme come avviene la valutazione di vulnerabilità sismica e criteri di intervento.
I criteri che riportiamo per la valutazione preliminare di vulnerabilità sismica delle scaffalature portapallet esistenti, riguardano esclusivamente le scaffalature del tipo “adjustable pallet racking systems” realizzate con profili metallici e destinate allo stoccaggio di prodotti contenuti in pallet di dimensioni standardizzate, considerando che questi criteri devono essere comunque considerati come uno strumento di prima analisi da completare mediante un’analisi tecnica approfondita.
Quindi, queste nuove linee guida hanno l’obiettivo di fornire alcune indicazioni e i criteri di intervento d’immediata applicazione per la protezione sismica delle scaffalature metalliche a uso industriale esistenti in zona sismica, sulla base delle esperienze tecniche e normative sviluppate per gli interventi urgenti post-sisma 2012 in Emilia Romagna.
Inoltre è utile ricordare, in questo ambito, che il proprietario della scaffalatura installata all’interno di un luogo di lavoro è tenuto all’analisi di tutti i rischi inerenti l’attività lavorativa secondo D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. inclusa la valutazione degli effetti delle azioni sismiche e alla regolare manutenzione secondo uno specifico piano di controllo e manutenzione (redatto in accordo alla UNI EN 15635:2009).
Quindi in tal senso, è opportuno che, nell’ambito delle suddette attività lavorative, venga opportunamente prevista la programmazione della valutazione di vulnerabilità sismica delle scaffalature esistenti non specificatamente progettate con criteri antisismici, da parte di un tecnico abilitato secondo i criteri delle NTC oppure della normativa specialistica di settore UNI EN 16681.
Nel caso in cui una valutazione di vulnerabilità sismica su di una scaffalatura esistente non sia realizzabile in tempi brevi in maniera accurata ed estesa, così come richiesto dalla normativa vigente nelle more che si possa effettuare tale valutazione, è comunque possibile condurre un’analisi preliminare di vulnerabilità secondo i criteri di seguito riportati ed, eventualmente, adottare, con l’urgenza correlata alle carenze riscontrate, i provvedimenti indicati al fine di ridurre l’esposizione della scaffalatura al rischio sismico. Tale analisi preliminare non è in nessun caso sostitutiva della valutazione di vulnerabilità sismica, la quale va comunque effettuata.
Prescrizioni generali e controlli
Ai fini e nei limiti prima riportati, si riportano a seguire alcuni principi generali e controlli che, se rispettati, consentono di migliorare la manutenzione e l’utilizzo delle scaffalature metalliche.
Tra le prescrizioni generali troviamo:
- Identificazione e rispetto delle “targhe di portata” indicanti le prestazioni nominali specifiche per ciascuna tipologia e configurazione della scaffalatura;
- Identificazione e rimozione dalle scaffalature di materiali pesanti (fuori portata) che possano, nella loro caduta, coinvolgere la struttura principale causandone il danneggiamento e il collasso;
- Analisi dello stato di conservazione e individuazione di eventuali danneggiamenti causati da eventi sismici e/o dal normale utilizzo, facendo anche riferimento ai rapporti d’ispezione periodici redatti dal responsabile RSPP secondo la D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. o dal responsabile PRSES secondo la norma UNI EN 15635:2009 se presente;
- Riparazione o sostituzione immediata delle scaffalature con danni strutturali evidenti, incluse quelle con montanti deformati in modo permanente e correnti che presentino una freccia residua;
- Collegamento delle scaffalature alle strutture portanti dell’involucro edilizio esclusivamente mediante idonei sistemi antisismici e solamente nel caso in cui l’edificio sia in grado di sostenere le azioni trasmesse dalla scaffalatura. In assenza di tali condizioni, si raccomanda di isolare la scaffalatura dalle strutture portanti;
- Adozione di collegamenti con gli impianti del magazzino (ad esempio tubazioni) di tipo flessibile tali da non costituire alcun tipo di vincolo o collegamento per nessuna parte della scaffalatura;
- Installazione su tutti i livelli di carico in uso di dispositivi anticaduta collegati ai correnti, come traverse di supporto delle unità di carico, reti, ecc.;
- Verifica del fuori piombo dello scaffale carico, che deve essere minore di I/200 della sua altezza (UNI EN 15620);
- Controllo delle unità di carico e riposizionamento delle unità ruotate o traslate rispetto alla corretta posizione di carico.
Per quanto riguarda i controlli, invece, in aggiunta ai criteri generali esposti, si effettuerà, così come previsto dalla regolamentazione di settore, l’esecuzione periodica d’ispezioni e controlli sui vari elementi della scaffalatura al fine di migliorarne l’utilizzo e la manutenzione. I controlli degli elementi e più in generale delle scaffalature metalliche dovranno fare riferimento, ove possibile, alle indicazioni del produttore e/o delle normative tecniche di settore come la UNI EN 15635.